L’impiego del cannabidiolo in Medicina, umana e veterinaria, potrebbe costituire una vera rivoluzione, nell’ambito dei trattamenti integrati, in grado di migliorare la salute degli esseri umani e delle creature che ci sono vicine, quali PET, uccelli e cavalli, come ben descritto anche in questo sito.
Mi sono dedicato allo studio della Cannabis Medica, della Cannabis Terapeutica e del Cannabidiolo, per molti anni ed ho utilizzato, vari prodotti a base di cannabidiolo, con i pazienti, e anche, direttamente, su me stesso, sempre con successo e sicurezza.
Proprio per rendere il cannabidiolo, un vero e proprio ritrovato scientifico innovativo, disponibile in una forma veramente assimilabile e, dunque, altamente efficace, ho sviluppato e brevettato NegEnt che, grazie alla sua formulazione liposomiale, segna un passo avanti nell’utilizzazione del CBD in Medicina, umana e veterinaria.
In questo blog proporrò storie di pazienti che si sono avvantaggiati dell’uso di NegEnt e che hanno accettato il mio invito a raccontare e condividere la loro esperienza. Tratterò anche diversi argomenti di grande interesse, per la salute umana e veterinaria, sempre con rigore scientifico, ma con un linguaggio che cercherò di rendere quanto più semplice, conciso e divulgativo.
Riporterò anche aneddoti, storie e vicende che costituiscono il racconto complesso di NegEnt e di Herbal Neurocare, nati in Sicilia, già di per sé terra assai controversa, e subito, appena nati, costretti a confrontarsi con difficoltà, ostilità ed ostruzionismi di tutti i tipi, come, per esempio, tanto per citare uno dei molteplici episodi occorsi, il blitz dei Carabinieri del NAS (Nucleo Anti Sofisticazioni), di ore cinque, alla ricerca di reati ed irregolarità, eventualmente compiuti, dal sottoscritto, nel suo lavoro con NegEnt.
Ho appreso, in seguito, leggendo le carte bollate, che uno Psichiatra di Roma (che per ora rimane ancora anonimo) aveva sporto denuncia presso l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), sostenendo che: -Scrimali proponeva e vendeva un farmaco illegale, promettendo la guarigione, grazie ad esso, della schizofrenia-. Questo “Psichiatra di un’ASP di Roma” si era basato, stando a quanto si leggeva sul rapporto dei Carabinieri del NAS, sul fatto che avessi scritto, su un sito web, che il nome del prodotto, che stavo sviluppando, proveniva da Negative Entropy, titolo del mio protocollo, messo a punto, in trenta anni di lavoro, per curare, con successo, la scrizofrenia. Dunque, se il nome era ispirato ad un protocollo che cura la schizofrenia, allora voleva dire, secondo questo signore, che io affermavo che NegEnt guarisse la schizofrenia. Pura logica paleognosica psicotica, proposta, una volta, da una mia paziente, lei si, poverina, afflitta da schizofrenia. Io mi chiamo Maria come la Madonna, la Madonna era vergine, io dunque sono vergine!
Ci sarebbe stato solo da ridere, a leggere la segnalazione di questo signore, perchè i miei undici libri e gli oltre 180 articoli scientifici, scritti in sei lingue diverse, quaranta anni di carriera accademica e oltre 9000 pazienti, curati con successo, parlano di un lavoro sempre deontologico, accurato e scientificamente validato! Sono stato indagato, a mia insaputa, per mesi ma i NAS devono essersi convinti che lo Psichiatra di Roma fosse attendibile ed io invece, un tipo losco, forse perché c’era di mezzo la Cannabis, (e forse anche la Sicilia, notoriamente terra di gente malandrina!) allora, subito blitz a Catania con Colonelli, Marescialli e Carabinieri, due auto senza contrassegni, al Centro Clinico ALETEIA, tra pazienti spaventati e disorientati. Una missione costata migliaia di Euro, di noi contribuenti, e degna davvero di miglior causa!
Io, però, lo confesso, mi sono molto divertito, anche perchè il capo del blitz, avviato dall’AIFA, era una bella, sagace e veramente simpatica tenente-colonello-farmacista dell’Arma (c’era però, ad accompagnarla, in questa davvero importante missione, anche il Comandante del NAS di Catania!). Ci siamo confrontati per cinque ore e poi la colonnella mi ha porto i suoi complimenti, per il lavoro che stavo svolgendo. Molto meno si sono divertite le mie collaboratrici che mai pensavano di essere oggetto di un blitz, in grande stile, dei Carabinieri, presso il Centro Clinico ALETEIA e lavorando col Prof. Scrimali.
La frase esatta della Signora Colonnella è stata: -Chapeux prof. Scrimali!- Io ho ringraziato, aggiungendo che, comuque, mi avevano reso, senza volerlo, un servizio, creando la base fattuale, cioè l’evento, per un interessante e significativo episodio del mio prossimo libro, su NegEnt, del quale, appunto, un capitolo si sarebbe chiamato: Arrivano i NAS!
Così comincia questo blog, ma ora la parola passa a chi ha utilizzato NegEnt e vuole raccontare la propria esperienza.
I testi, che mi saranno inviati, li posterò come sono, anche se dovessero riportare critiche o dati avversi. Io, infatti, non racconto frottole edulcorate (e, naturalmente, caro Psichiatra romano, io non vendo farmaci difettosi), io sto provando a scrivere, con NegEnt, un piccolo, ma, forse, importante, capitolo di storia, in Medicina e Scienze Umane. Solo quando utile e necessario, farò precedere, o seguire, il testo, inviato dai pazienti, da alcune note, di carattere scientifico, per rendere la testimonianza più chiara ed attendibile.
Tutti coloro che hanno provato NegEnt, e lo desiderino, possono contribuire, dunque, scrivendo un breve testo, sulla loro personale esperienza, con questo innovativo prodotto cannabidioloico. I contributi devono essere inviati, mediante posta elettronica, a: tscrimact@gmail.com. Si raccomanda brevità (massimo 500 parole) e chiarezza. Si promette pubblicazione immediata, anche in lingua Inglese.
Tullio Scrimali